Evento speciale in diretta streaming video
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Life ‘s note/ Miriam
Una produzione Associazione Lestra
Con la collaborazione della Fondazione Roffredo Caetani
nell’ambito del progetto Life on Marsh
Tratto da un racconto di Truman Capote
Regia Clemente Pernarella
Con Melania Maccaferri e Flaminia Risi
Disegno luci Gianluca Cappelletti
Assistente alla regia Viviana Barboni
Regia video Alessandro Marascia
Direttore della fotografia Nicholas Perinelli
“Miriam”, pubblicato nel 1945, fu un grande successo esaltato dalla critica e ciò richiamò su Truman Capote l’attenzione dell’editore della Random House Bennet Cert che gli commissionò il romanzo “Altre voci, altre stanze”, pubblicato nel 1948. Un racconto perfetto che prelude all’horror, inducendo nel lettore una sentimento di paura invasiva.
Una bimba di 10 anni “appare” nella tranquilla e solitaria vita di Mrs. Miriam, un’anziana signora, vedova, che vive con il suo canarino nell’East River di New York. Un neve finissima avvolge la città e solo le luci di un cinematografo rischiarano la sera.E’ lì che la signora Miller incontra una invadente e inquietante ragazzina. Anche lei si chiama Miriam, tanto da indurci a pensare che si tratti evidentemente di un alter ego fantasmatico, un doppio, una allucinazione partorita dall’inconscio della protagonista. Ma questo lo scopriamo solo alla fine del racconto.
“In periodi di terrore e di immensa disperazione vi sono momenti in cui la mente rimane in attesa di una rivelazione, quando sul pensiero si stende un velo di calma;- scrive Truman Capote sul finale del racconto – è come un sonno, una trance soprannaturale; e durante questa pausa si è consci di possedere una forza di lucido ragionamento: bene, e se la signora Miller non avesse mai conosciuto una bimba di nome Miriam?”
“Miriam è un doppio, – spiega Truman Capote – come tanti altri doppi della mia opera. E’ il doppio della signora Miller, come la bambola che a un certo punto fa la sua comparsa è a sua volta è il doppio di Miriam.”