Favole al telefono segna il ritorno alla produzione per ragazzi da parte dell’associazione Lestra. La scelta ricade su un classico della letteratura del 1962 di Gianni Rodari di cui è appena trascorso il centenario della nascita. Il protagonista è il ragionier Bianchi di Varese, un rappresentante di commercio “condannato” a girare l’Italia e a stare lontano dalla famiglia. Così, ogni sera, ovunque si trovi, alle 9 in punto, il ragionier Bianchi chiama al telefono la figlia e le racconta una storia. Il libro raccoglie appunto le favole narrate da questo padre, 155 brevi componimenti di fantasia, necessariamente surreali, come si addice alle favole. È un’opera che testimonia la grande capacità di invenzione dell’autore, congiunta ad un’osservazione della realtà contemporanea, che non scade mai nel moralismo. La trasposizione teatrale prevede la costruzione di un “filo rosso” che attraversa l’opera e la restituisca attraverso la messa in scena di nove favole rappresentative del respiro dell’autore e della sua poetica in tutte le sue diverse sfaccettature.“La passeggiata di un distratto” Così accanto a quelle dal più spiccato intento didattico come: “Abbasso il nove” e “Promosso più due” vengono proposte quelle dedicate al rapporto con l’altro/il diverso – ”Processo al nipote ”Il marciapiede mobile”,”, “Cucina spaziale”, ”,”La caramella istruttiva” per arrivare a quelle di maggior intrattenimento surreale come “Sulla spiaggia di Ostia”, “L’omino di niente”, “Il palazzo da rompere”. Uno spettacolo dai diversi registri linguistici così come proprio dell’autore in cui la resa degli stessi viene aiutata da diverse tecniche teatrali utilizzate ( dal teatro d’attore al mimo passando per il video mapping), in cui lo spettatore si emozione, ride ed al tempo stesso riflette.
Una produzione Lestra
Regia Melania Maccaferri e Alessandro Marascia
Con Viviana Barboni e Andrei Cuciuc