Lo spettacolo racconta la complicata storia di un popolo come quello ebreo a partire dal tragico evento dell’Olocausto fino alla questione palestinese. E’ la storia di un senso di colpa capace di diventare arma letale, sopruso, rinascita. E’ la storia di tutte le cose non dette e del difficile rapporto tra senso di appartenenza e legittimazione di un atto crudele. E’ un racconto fatto di corpi che tradiscono le intenzioni e di parole che fermano l’azione fino quasi a negarla e renderla quotidiana. E’ una sfida a riconoscere buoni e cattivi, giusti e ingiusti come in un gioco crudele in cui i primi a soccombere sono i più giovani e fragili.
Un percorso di riflessione artistica ed attoriale sulla dolorosa trasformazione del ruolo di vittima e sulle possibilità di rifiutare le vesti di carnefice. Come ci si riappropria del senso di legittimità dopo aver vissuto traumi violenti? Fino a che punto il rapporto con il Divino può indurci a compiere scelte a danno degli altri? Esiste un giusto?
Ideazione e regia Stefano Furlan
Con Eleonora Pasquariello, Ermanno Paletti, Federica Crisci, Giorgio Palumbo, Michela Sarno, Morris Sarra
Progetto luci Gianluca Cappelletti
Teatro Fellini Pontinia